Consegna brevetti di livello.

Consegna brevetti di livello.

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Salve orgoglioso popolo dell’Acquarama,

sabato pomeriggio si e’ conclusa la consegna del brevetto di livello. Ben 460 sono stati i ragazzi presenti al conferimento del diploma di qualsiasi grado, età e orario. Grande la soddisfazione per lo scrivente, la società e ovviamente il corpo insegnante che desidero citare in modo particolare per la pazienza e la dedizione mostrata in ogni singolo evento. Gli allievi istruttori: Marco, Giammarco, Noemi, Giulio, Matilde, Carolina, Marco Tondini e Andrea. Gli istruttori: Dario, Francesco, Chiara, Giuseppe, Irene, Antonio, Angela,Margherita, Martina, Silvia, Diletta e Sara. Piccole commozioni durante le tante cerimonie caratterizzate soprattutto dall’età di alcuni bambini; il loro imbarazzo e la loro impaccio e’ stato spesso motivo di sorriso e simpatia.

Qualche momento di tensione, se pur piccolo, e’ avvenuto nel mentre di alcune consegne. Troppi genitori, nonne, fratelli e parenti vari che affollavano il piano vasca, le scale e il perimetro della vasca piccola nell’affannoso tentativo di far indossare ciabatte e accappatoio ai bimbi appena usciti dalla vasca in attesa del premio. Ebbene probabilmente lo scrivente e’ di vecchio stampo, forse ancora attaccato ai tradizionali metodi e poco incline alla modernità ma ritengo che lo sport, qualsiasi voi pratichiate, nuoto, calcio, basket, karate ecc ecc, debba essere considerato positivo nella crescita di un bambino per molti motivi; non solo quelli fisici o prettamente didattici e comportamentali quali il rispetto dell’istruttore, dei compagni e delle regole di convivenza civile. Un altro aspetto importante e’ mostrare indipendenza  nel cambiarsi di abito all’inizio lezione  e nel rivestirsi a fine lezione, ma soprattutto nell’indossare ciabattine e accappatoio da soli immediatamente al termine della lezione senza aiuto di nessuno. Non molto credo, ma molto educativo per un bambino. Provate ad insegnarglielo, senza correre o strafare. Sarà un ulteriore passo in avanti verso l’apprendimento, non solo sportivo ma personale.

Vivere con i bambini e per i bambini insegna molto e a tratti diventa affascinante. “Picasso disse che gli ci volle 4 anni per dipingere come Raffaello ma una vita per dipingere come un bambino. Loro vivono in uno spazio incantevole a metà strada tra sogno e realtà; assaggiamo i colori, ascoltano le forme e vedono i suoni. Avremmo tutti bisogno dello stesso sostegno.”

Grazie.

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